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Fame chimica: scopriamo insieme di cosa si tratta!

Mar 26, 2021 | Cultura della Canapa, Salute e Benessere

La fame chimica è una condizione di cui sicuramente avrete sentito parlare. Scopriamo insieme di cosa si tratta e il perché di questa curiosa alterazione!

Fame chimica, cos’è?

Detta anche Chemical Hungry o Munchies Effect, è una condizione alquanto particolare che riguarda l’utilizzo della Cannabis. Un aumento improvviso del senso di sazietà avviene dopo aver fumato (nei Paesi in cui il tutto è legale), nonostante il soggetto abbia o meno, lo stomaco pieno. La fame chimica si presenta dopo circa 30 minuti o al massimo due ore dall’assunzione di Cannabis, è la causa di tutto ciò è il THC.

Infatti l’interazione con il nostro sistema endocannabinoide, in particolar modo con i recettori CB1 e CB2, danno vita a questa condizione. Anche il CBD però, ha un ruolo importante nell’insorgere della fame chimica, anche se in maniera totalmente differente dal THC. Si sono condotti diversi studi in merito alla fame chimica, vediamone alcuni

Lo studio Americano

ricerca usa fame chimica

Secondo un recentissimo studio avvenuto all’interno dell’Università di Yale, a dare vita a questo effetto, sarebbero un gruppo di neuroni, che hanno proprio l’obiettivo di dare effetti completamente contrastanti rispetto alla realtà, ossia garantire un senso di sazietà al termine di un pasto. Questo studio Americano, quindi, ha dato luce ad un vero e proprio paradosso: lo stupore dato dal fatto che dei neuroni che avevano come obiettivo l’indicare il senso di sazietà, risultando invece stimolati dalla Cannabis, e riattivano il senso di fame anche a stomaco pieno! Il sistema celebrale responsabile dell’alimentazione è come se venisse ingannato: ecco quindi come nasce la fame chimica! Si può approfondire questo studio scientifico sulla fame chimica, leggendo l’articolo pubblicato su ‘’Nature’’, intitolato “Hypothalamic POMC Neurons Promote Cannabinoid-Induced Feeding”.

Lo studio Italo- Francese

studio fame chimica italia

L’Italiano Giovanni Marsicano (gruppo di studio Neurocentre Magendie di Bordeaux), ha intrapreso uno studio scientifico sulla fame chimica, scoprendo la presenza di un fattore olfattivo nel recettore CB1. Questa molecola,si è scoperto, essere presente anche nella zona del cervello che riceve gli stimoli provenienti dal naso; la sua attività è amplificata dopo l’uso del Thc, aumentando di conseguenza l’appetito e dando il via quindi, alla nota condizione. Lo studio è stato condotto sui topi: una volta somministrato il Thc, i topi avevano un olfatto più sensibile, percependo maggiormente gli odori; di conseguenza l’appetito aumentava. Lo stesso però non è avvenuto nei topi in cui il DNA fu modificato. Infatti i topi che avevano un olfatto che non funzionava correttamente, non avevano alcuno stimolo di mangiare, pur se sotto effetto di THC.

Uso medico della fame chimica

Diversi studi scientifici hanno constatato che il THC fa aumentare la grelina, un importante ormone che riesce ad aumentare e stimolare il nostro appetito. Di conseguenza, i principi attivi della fame chimica vengono applicati in medicina, come ad esempio per i malati di tumore che devono ricorrere alla chemioterapia. Infatti grazie alla fame chimica, si riuscirebbe a ritrovare l’appetito di gran lunga diminuito in conseguenza alle cure ricevute.

Come gestire la fame chimica

cibo fame chimica

La fame chimica, avviene in tempi brevi dopo aver assunto Cannabis. Questa incontrollabile condizione, può portarci ad aumento di peso, visto che nei momenti in cui si è soggetti a questo effetto, si prediligono cibi calorici o ricchi di zucchero, quindi è bene sapere come comportarsi e come gestirla. Innanzitutto, fumare a stomaco pieno non ci aiuterà a risolvere il problema, ma quantomeno ne ridurrà le conseguenze.

Se nonostante avessimo lo stomaco pieno non si sarà attenuata, è bene distogliere l’attenzione dal cibo, e concentrarsi su altro: un giro in bici, un buon libro o una bella passeggiata, ridurranno la fame chimica e ci aiuteranno a rilassare ancor di più la mente! Fare attività fisica prima di assumere Cannabis, ci aiuterà a bruciare più calorie e di conseguenza di accumularne di più! Anche cambiare la tipologia di Cannabis, ci aiuterà a contrastarne gli effetti! Infatti l ’assunzione di Cannabis con alto contenuto di CBD  e bassa percentuale di THC, ne riduce l’incidenza, e di conseguenza l’appetito.

Conclusioni

Bene, spero che il nostro articolo sulla fame chimica ti sia piaciuto!

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