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Il Ministro della salute ritira il decreto sulla cannabis light

Ott 30, 2020 | News Canapa Light

Il ministero della Salute ritira il Decreto che avrebbe potuto distruggere il ormai più che diffuso mercato della Cannabis Light!!

Ministro della salute Roberto Speranza

Roberto Speranza, Ministro della Salute

Il ministro della salute ci ripensa

Il ministero della Salute guidato da Speranza, ci ripensa e cancella il decreto che dal 30 ottobre avrebbe potuto mandare in pieno fallimento il mercato italiano dei fiori di canapa legali.

Il CBD non è uno stupefacente

Dalla fine del mese di ottobre il Cbd, principio attivo contenuto anche nella cosiddetta cannabis light, sarebbe diventato ufficialmente una sostanza stupefacente: lo stabiliva un decreto del ministero della Salute che aveva inserito nella tabella dei «medicinali a base di sostanze attive stupefacenti» le «composizioni per somministrazione ad uso orale di cannabidiolo ottenuto da estratti di Cannabis».

Il ministero della Salute lo scorso 28 ottobre ha quindi firmato un nuovo decreto che sospende l’efficacia del precedente, con l’intenzione di convocare un tavolo di lavoro per affrontare la materia «in maniera sistematica e complessiva». Di conseguenza, invita l’Istituto superiore di sanità e il Consiglio superiore di sanità a esprimersi, con una rivalutazione complessiva, sull’aggiornamento delle tabelle degli stupefacenti e valutare «se gli effetti della sostanza attiva cannabidiolo rimangono immutati a prescindere dalla percentuale di utilizzo della stessa».

Il settore può quindi tirare un sospiro di sollievo, per adesso.

Infatti,ci saranno altri passaggi importanti: la Commissione Europea, nell’ambito dell’iscrizione di prodotti nell’elenco dei Novel Food, a settembre aveva arrestato la procedura,dicendo che stava valutando proprio di considerare il CBD come uno stupefacente.

A dicembre poi, gli stati membri dell’OMS , dovrebbero votare le raccomandazioni dell’organizzazione internazionale in fatto di cannabis, dopo che ne sono state riconosciute le proprietà mediche.

Per ciò che riguarda il CBD, l’OMS aveva scritto che non dovrebbe essere inserito in nessuna tabella, nemmeno i prodotti con THC fino allo 0,2%.

Continuiamo a incrociare le dita!!!

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